Presentiamo il progetto
La “Fondazione Antonietta Cirino Onlus – Progetto Parkinson Avellino” è stata costituita in data 3/9/2012, per atto del notaio Concetta De Vitto in Avellino, dai sigg.ri Carmine Iannaccone e sua figlia Rosmaria.
La Fondazione è nata dal cuore di chi, avendo vissuto in prima persona l’esperienza certamente impegnativa ma al tempo stesso decisamente arricchente dell’assistenza alla mamma e moglie Antonietta Cirino – a cui la Fondazione è intitolata per onorarne la memoria e perpetuarne la forte testimonianza cristiana resa con la sua esistenza – l’ha fortemente voluta per donare sollievo e vicinanza alle persone affette dalla stessa patologia e ai loro familiari, attraverso la costruzione di un progetto di accoglienza e accompagnamento.
E’ un progetto di “Amore”, forse arduo, e non vuole essere altro che questo!
In virtù della considerazione che una corretta assistenza medica specialistica, seppur fondamentale ed irrinunciabile, non può, da sola, esaurire il campo degli interventi necessari ad alleviare il peso della convivenza con questa malattia, la “Fondazione Antonietta Cirino – Onlus – Progetto Parkinson Avellino” intende farsi promotrice, di concerto con il mondo del volontariato, di un insieme di servizi integrati che rispondano anche a tante altre esigenze non propriamente mediche o riabilitative in termini convenzionali per rispondere, in tal modo, ai tanti bisogni irrisolti del nostro territorio in merito a detta patologia.
Il tipo e il numero di questi servizi è estremamente ampio e dipenderà fondamentalmente dalla possibilità di reclutare risorse (umane, finanziarie, infrastrutturali, professionali) per metterle a disposizione dei pazienti.
L’attività della Fondazione si ispira ai principi della carità cristiana e della promozione integrale della persona; non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale nei confronti dei malati di Parkinson e dei loro familiari.
Nello Statuto è stata prevista, tra gli organi della Fondazione, la carica di Presidente Onorario che di diritto spetta al Vescovo pro-tempore della Diocesi di Avellino.
Egli ha la facoltà di partecipare alle riunioni del CdA, ma soprattutto dovrà esprimere il proprio parere in merito alla nomina del nuovo Presidente a seguito di dimissioni, impedimenti, decesso dell’attuale Presidente; ciò a garantire che detta carica venga sempre affidata a persona dotata di sensibilità oltre che di elevate qualità umane e morali, per la continuità delle attività così come previste e attuate dai Fondatori.
Tutti i componenti dei vari Organi della Fondazione (Consiglio di Amministrazione, Collegio dei Revisori, Comitato Scientifico) sono persone di elevate doti umane e che si contraddistinguono per onestà e moralità.
Presidente della Fondazione è stata nominata la cofondatrice, dott.ssa Rosmaria Iannaccone.
Il progetto, così definito proprio per esprimere il divenire delle attività, è ambizioso e si propone una serie di obiettivi, di seguito sinteticamente elencati, che – con l’aiuto della Provvidenza e della generosità di quanti vorranno aderire ad esso per sostenerlo – speriamo di poter realizzare in un futuro quanto più prossimo:
promuovere la tutela dei diritti assistenziali e civili dei malati di Parkinson e dei loro familiari, attraverso la creazione di un osservatorio permanente;
dare vita ad attività quali seminari, corsi di formazione, manifestazioni, mostre, incontri, convegni, di cui la relativa pubblicazione di atti e/o documenti atta a sensibilizzare la collettività sui problemi medici ed umani delle persone affette da malattia di Parkinson e a sollecitare la partecipazione solidale alle loro necessità morali e materiali, nonché a quelle dei loro familiari;
istituire e mantenere, in collaborazione con le competenti Istituzioni, Centri di accoglienza ed informazione all’interno delle strutture sanitarie e socio-assistenziali;
proporre iniziative finalizzate al miglioramento delle condizioni fisiche e morali dei pazienti e del loro nucleo familiare con particolare riguardo al sostegno umano e psicologico dei soggetti colpiti da malattia di Parkinson;
fornire informazioni medico scientifiche avvalendosi di esperti del settore medico;
sostenere e rafforzare la volontà e l’operato di coloro che intendono dedicarsi e/o di quanti già si dedicano all’assistenza dei malati di Parkinson e delle rispettive famiglie, offrendo loro gli strumenti orientativi ed applicativi più idonei.
E tutto ciò, attraverso lo svolgimento/sviluppo :
di percorsi di informazione-aggiornamento sulla malattia e supporto alla gestione dei problemi;
di attività di gruppo di auto-mutuo-aiuto tra pazienti e familiari;
di corsi riabilitativo – motivazionali e terapie complementari quali danza-terapia, teatro terapia, musico-terapia, pittura-terapia, taichi;
di incontri di supporto psicologico ai pazienti e ai care-giver;
di terapie di riabilitazione cognitiva;
di assistenza volontaria domiciliare non specialistica.
Il “grande sogno” che ci proponiamo, per il quale saranno profuse tutte le energie, è quello di riuscire a realizzare una struttura per l’accoglienza “diurna” dei pazienti parkinsoniani, allo scopo di migliorare la capacità di azione nella quotidianità ed arrecare sollievo assistenziale, favorendo altresì la partecipazione sociale, la qualità e soddisfazione di vita individuali; auspicando di giungere fino alla realizzazione ultima di una “struttura residenziale”, con ambiente simile a quello familiare, per l’accoglienza di quei pazienti che non hanno possibilità di essere assistiti al proprio domicilio e che versano in grave condizione di disagio sociale e/o economico.
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